Impianti di climatizzazione
IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE
Lavorare e vivere in appartamenti, negozi ed uffici dalle condizioni climatiche interne non ottimali è sicuramente poco piacevole.
A ciò si può ovviare tramite l’installazione di impianti di climatizzazione, che, oltre a portare a valori ottimali l’aria degli ambienti, agiscono anche su tutti i parametri da cui le sensazioni di « benessere » dipendono, cioè, oltre che sulla temperatura, anche sulla purezza, sulla velocità e sull’umidità relativa dell’aria.
Se le buone condizioni del clima interno di un edificio sono un elemento imprescindibile per assicurarsi una buona qualità della vita, le condizioni climatiche interne sono di fondamentale importanza anche all’interno delle aziende, per l’importanza che esse rivestono per l’efficacia di molti processi di lavorazione e conservazione. Gli impianti a servizio degli stabilimenti industriali hanno, ovviamente, caratteristiche del tutto particolari in funzione del prodotto trattato e, per questo motivo, la loro progettazione e realizzazione richiedono un vasto bagaglio di esperienze e di professionalità, che la Impeco è ben lieta di mettere a disposizione della sua clientela.
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IL PROGETTO DI UN IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
Gli impianti di climatizzazione possono essere distinti in tre macro-famiglie:
La Impeco progetta installa ed assiste tutte e tre le tipologie di impianti, proponendo, di volta in volta, al cliente la soluzione più conveniente per le sue specifiche esigenze.
La Impeco perviene alla migliore personalizzazione dell’impianto rispetto alle esigenze specifiche della clientela tramite l’attenta analisi e studio dei seguenti parametri:
LA CLIMATIZZAZIONE NEGLI ALBERGHI
La climatizzazione è ormai per gli alberghi una scelta obbligata. Sono, infatti, proprio i servizi a fare la differenza tra il soggiorno in villa, una piccola pensione in cui è impossibile resistere per più di due giorni ed ancora un hotel che sia più comodo e accogliente della propria casa.
Le domande che solitamente un albergatore si trova a porsi prima della realizzazione di un impianto di climatizzazione vertono su:
Si possono dare tutte le risposte.
La tecnologia ha fatto parecchia strada negli ultimi anni. Le imprese costruttrici hanno investito molte delle loro risorse nella messa a punto di sistemi espressamente concepiti per la climatizzazione alberghi e gli impianti attuali hanno raggiunto livelli di funzionalità e semplicità d’uso fino a qualche anno fa impensabili.
Silenziosissimi ed estremamente versatili, questi sistemi hanno raggiunto una precisione assoluta nel controllo delle variabili climatiche.
La gestione dell’impianto è affidata ad un pannello di controllo centrale, tramite il quale è possibile gestire dalla hall il funzionamento di tutte le unità di climatizzazione installate nelle camere, con una tecnologia studiata proprio per consentire la massima flessibilità di impiego, rispettando rigorosamente le esigenze di controllo dei costi di esercizio dell’albergatore.
Le grandi potenzialità della nuova tecnologia non si riflettono soltanto nella garanzia di alti risparmi energetici e nella grande facilità di utilizzo e controllo, ma anche, nota importantissima, nella grande flessibilità di inserimento in albergo, comportando, rispetto al passato, minori opere murarie e, conseguentemente, minori costi di installazione.
Anche la manutenzione è più semplice, poiché eventuali guasti o anomalie di funzionamento si evidenzieranno da sole sul pannello di controllo.
LA CLIMATIZZAZIONE DEGLI STUDI PROFESSIONALI
Uno studio climatizzato è uno studio dove si lavora meglio, dove i clienti si intrattengono più volentieri, con innegabili vantaggi in termini di immagine. La climatizzazione è, dunque, diventata un requisito standard di moltissimi studi professionali.
Per alcuni professionisti, come per esempio medici e dentisti, la climatizzazione dello studio costituisce anche una inderogabile misura di igiene, una forma di rispetto verso i pazienti, ma anche verso se stessi ed il proprio personale.
L’installazione dell’impianto di climatizzazione in un ufficio o studio professionale deve essere preceduta da alcune importanti considerazioni di carattere tecnico, al fine di pervenire al migliore inserimento delle apparecchiature nel luogo di lavoro. È, infatti, necessario localizzare preventivamente e con estrema precisione la zona di attività delle persone, per poter scegliere i punti di distribuzione dell’aria in modo da evitare:
Correnti dirette sulle zone di seduta delle persone
Un’eccessiva stratificazione dell’aria
Velocità superiori ai minimi normativi sia in inverno che in estate.
Molto importanti sono anche le considerazioni di natura estetica, al fine di non compromettere l’eleganza degli uffici in cui l’impianto di condizionamento sarà installato.
IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE PER SALE RISTORANTI
Un moderno ed efficiente impianto di climatizzazione realizzato a servizio di una sala ristorante e più in generale di una qualsiasi struttura del terziario, deve soddisfare le seguenti condizioni di comfort ambientale:
Il controllo della qualità dell’aria ambiente è di primaria importanza in tutti quei luoghi in cui vi è un’elevata concentrazione di persone. Un adeguato ricambio dell’aria è la prima cosa da realizzare per avere soddisfacenti condizioni di benessere ambientale. L’aria esterna svolge due importanti funzioni: 1) serve innanzitutto per apportare ossigeno e quindi consentire alle persone presenti di poter respirare senza avere sensazioni di soffocamento o mal di testa; 2) consente la diluizione dei cattivi odori tipici dei luoghi particolarmente affollati. Un adeguato ricambio d’aria consente, inoltre, di ridurre il tasso di umidità relativa dell’ambiente e quindi previene o comunque riduce la formazione di condensa sul pavimento e sulle pareti. L’aria esterna, prima di essere immessa in ambiente, deve essere opportunamente filtrata, al fine di evitare di immettere nella sala aria inquinata dalla presenza di polvere, di cattivi odori o di sostanze nocive.
La temperatura all’interno di un ambiente climatizzato deve essere uniforme e costante. Sono, quindi, da evitare fluttuazioni di temperatura dovute ad un cattivo dimensionamento dell’impianto e/o ad una non idonea regolazione. Molto importante è anche il controllo dell’umidità relativa ambiente. Normalmente il corpo umano sopporta meglio gli sbalzi di temperatura che non quelli di umidità relativa: un’umidità relativa troppo bassa (come si verifica in inverno negli ambienti troppo riscaldati) provoca irritazioni alle mucose delle vie respiratorie e fastidi alla gola, mentre un elevato tasso di umidità ostacola la traspirazione della pelle, provocando un eccesso di sudorazione che causa una diffusa sensazione di disagio e di malessere. È preferibile, quindi, avere valori di temperatura ambiente leggermente superiori rispetto alla temperatura ideale, ma mai valori di umidità relativa ambiente oltre il 55% U.R.
Ovviamente l’impianto, oltre a soddisfare tali condizioni di comfort ambientale, deve possedere anche determinate caratteristiche tecniche, che sono:
IL RICAMBIO DELL’ARIA
L’esigenza di avere in ambienti di lavoro affollati aria pulita e sempre rinnovata è un obbligo di legge, oltre che una questione di igiene e di buon gusto.
Ambienti affollati non si possono affrontare con un semplice impianto di condizionamento.
Negli ultimi anni si sono affermati nuovi sistemi di rinnovo dell’aria integrabili con gli impianti di condizionamento già installati, senza aggravarne i consumi energetici.
I modelli antiquati di rinnovatori d’aria si limitavano ad espellere aria viziata ed ad immettere in ambiente aria pulita. Il differenziale termico tra aria esterna ed aria interna andava colmato con un surplus di energia elettrica necessaria a riscaldare o raffreddare l’aria di rinnovo.
I nuovi sistemi a recupero di calore sono nati per risolvere questo problema. Essi permettono di trasferire direttamente sull’aria pulita in entrata le proprietà termiche dell’aria viziata in uscita. In questa operazione, grazie all’impiego di uno speciale scambiatore, i due flussi d’aria si scambiano le proprietà termiche (il rendimento di scambio supera il 50%) senza miscelarsi. Di conseguenza si riduce il carico energetico da destinare al riscaldamento o al raffreddamento dell’aria nuova. La differenza si legge a fine mese sulla bolletta elettrica.
In alcune circostanze – è il caso di studi medici, laboratori di analisi etc – non si tratta solo di garantire un costante rinnovo dell’aria. L’aria esterna specie nei centri urbani è molto inquinata. Polveri ed altre impurità possono essere eliminate con filtri in grado di trattenere le più piccole particelle: fino a 0,01 micron. I recuperatori di calore possono essere accessoriati con questi filtri in modo da ottenere il controllo delle purezza dell’aria.
I rinnovatori a recupero di calore sono oggi una tecnologia affermata che consente di risparmiare energia e di assicurare il ricambio e la purezza dell’aria.
LE BARRIERE D’ARIA
Un luogo comune nel campo della climatizzazione vuole che un ambiente climatizzato debba essere rigorosamente chiuso, altrimenti l’ingresso di aria dall’esterno altererebbe la temperatura interna e l’impianto sarebbe costretto a lavorare il doppio e spesso senza grandi risultati.
Come tutti i luoghi comuni anche questo ha un fondo di verità: perché i benefici effetti della climatizzazione possano dispiegarsi pienamente occorre isolare l’ambiente climatizzato dall’esterno. Non è vero, però, che l’unico modo per isolare l’ambiente sia una porta ben chiusa. Anche perché in un negozio, in un centro commerciale o anche in un ambiente industriale, è difficile e controproducente pretendere che le porte restino rigorosamente sigillate.
Oggi però la tecnologia ha studiato una soluzione di grande efficacia e di grande semplicità per isolare gli ambienti climatizzati senza chiudere la porta in faccia ai clienti: le barriere di aria. Si tratta di speciali impianti di ventilazione, capaci di produrre un flusso di aria costante in grado di isolare l’ambiente interno dall’esterno, anche se con le porte di ingresso spalancate. L’efficacia di questa soluzione sta tutta nella tenuta che la barriera riesce a garantire. Il muro d’aria funziona, infatti, a qualsiasi temperatura: a -10°C, negli inverni più rigidi, come a +45°C nell’estate tropicale. Evitando così il contatto tra aria interna e quella esterna, l’impianto di climatizzazione può lavorare al solito regime, senza dover far fronte a continue alterazioni di temperatura. Impedendo all’aria esterna di filtrare all’interno dell’ambiente, la barriera evita anche l’ingresso di odori molesti e con il suo flusso respinge ogni sorta di insetti e impurità. Dal lato dei consumi, la barriera non soltanto consente di evitare sprechi di climatizzazione o di riscaldamento, ma essa stessa non assorbe più energia di quanta ne serva ad un comune ventilatore.
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